lunedì 19 marzo 2012

Progetto “Nati per amore”: i bambini raccontano la nascita

È difficile trovare le parole per descrivere un’emozione. Ogni madre ha esperienza di come sia complesso poter raccontare ad altri ciò che ha provato durante la nascita. Come professionisti che sulla scena della nascita ci stanno tutti i giorni, ci capita di trovare difficoltà nel ritrovare, negli scritti e nelle parole delle donne, ciò che realmente è stato. I silenzi e le voci, i colori e le luci creano un’alchimia unica e indescrivibile che può essere solo sperimentata.


Questa stessa magia della nascita è stata vissuta dai bambini della scuola dell’infanzia di Crevoladossola durante la loro “gita” all’ospedale Castelli di Verbania. La visita è stata una delle tappe del progetto “Nati per amore” nato grazie alla generosità di Iride Cycling Team e Funtos Bike e con il patrocinio di Fondriest For Children che hanno messo a disposizione gli strumenti per concretizzare ciò che L’ASL VCO e l’Associazione Nascere Insieme da tempo volevano creare: un progetto che fosse, allo stesso tempo, un momento di crescita per i bambini, una valorizzazione degli spazi e una collaborazione tra popolazione e Azienda. Qualcosa di più, quindi, di una semplice donazione ma piuttosto un vero e proprio percorso di crescita collettiva nel quale la comunità delle madri si assume l’onere di migliorare l’assistenza alla nascita dei bambini che verranno, utilizzando uno dei linguaggi più immediati per comunicare le emozioni: l’uso della pittura infantile. Un primo passo per una collaborazione che ci si augura duratura ed efficace.


I bambini della scuola dell’infanzia di Crevoladossola sono conosciuti per essere degli artisti provetti. Da molti anni, sotto la guida esperta delle loro insegnanti, realizzano opere d’arte, mostre e mercatini. I bambini incontrano l’arte partendo dalle proprie mani – ci racconta la maestra Paola Posadino - e dalla naturale esigenza dell’essere umano di conoscere, di esprimersi, trasformare, lasciare traccia di se stessi; realizzano opere individuali o collaborano per creare un’unica grande opera dove l’apporto individuale si deve integrare con quello dei compagni e con il progetto comune di lavoro. L’obiettivo educativo non consiste nel risultato ottenuto dal punto di vista artistico ma dal processo attuato, cioè dal percorso fatto per arrivare a quel risultato; pertanto l’insegnante, rispettando l’impostazione pedagogica della scuola, struttura situazioni e materiali che stimolino il processo, poi sostiene e incoraggia il bambino a sperimentare da solo, fare ipotesi e proposte ai compagni, pensare e progettare insieme. Il progetto intitolato “Nati per amore” si sviluppa attorno a questo indirizzo pedagogico; l’opportunità di realizzare dei quadri per il reparto di maternità è per la scuola uno stimolo entusiasmante perché permette di condividere le emozioni del colore e dei disegni dei piccoli artisti con un pubblico particolarmente vicino al mondo dei bambini.



Il lavoro dei giovani artisti è iniziato fin dal rientro a scuola dopo le vacanze natalizie. Con la collaborazione dei genitori e di alcune mamme in gravidanza, sono state proposte ai bambini alcune riflessioni sulla nascita e poi si è passati allo “studio”: l’”ecografia digitale” (fatta utilizzando colori a dita sulle pance delle mamme in attesa, “stampando” poi su fogli bianchi l’immagine del feto), l’”utero e il parto” (riprodotti con l’ausilio di materiali di psicomotricità, dove ogni bambino ha potuto provare a riproporre la nascita) e le innumerevoli ipotesi su cosa succede durante la gestazione. Poi il momento della verifica: la visita all’ospedale per “vedere davvero”.


Dapprima Anna si è prestata a mostrare ai piccoli una visita durante la quale l’Ostetrica ha spiegato come sia possibile toccare, guardare, misurare e ascoltare il pancione. Poi Alessia e Stefano hanno mostrato cosa succede durante un travaglio. I bambini hanno sostato silenziosi ed affascinati ad osservare quei genitori in procinto di accogliere il loro bambino, attentamente assistiti dalle cure dell’Ostetrica. Senza bisogno di raccomandazioni, si sono seduti con gli occhi sgranati e la bocca aperta, incantati dall’atmosfera di quiete che riempiva tutti i cinque sensi. Successivamente hanno visto Raffaella che allattava il suo cucciolo nato da poco e, infine, hanno salutato i piccoli ospiti della Terapia Intensiva. Una merenda in reparto e un gelato sul lungolago prima di rientrare a scuola, carichi di emozione e di ricordi che ben presto si sono trasformati in colore nei primi disegni abbozzati dopo il rientro: la poltrona gialla, il cuscino verde, le candele profumate, la musica gentile e due genitori sorridenti e armoniosamente stanchi.


Non ci resta che aspettare con fiducia. A maggio, il mese delle mamme, accoglieremo ancora questi giovani amici per l’atteso momento della consegna della prima opera. Per il momento non ci resta che augurare loro buon lavoro!
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L’Associazione Nascere Insieme nasce nel 2002 per offrire sostengo ai genitori durante gravidanza, parto, puerperio e prima infanzia. Recentemente, con l’accreditamento “Ospedale Amico dei Bambini OMS-UNICEF” per il sostengo all’allattamento al seno e con il via al progetto “Comunità Amica dei Bambini OMS-UNICEF”, si sono delineati nuovi spazi di collaborazione con l’ASL VCO che si potranno ulteriormente arricchire in futuro. L’associazione auspica una pronta adesione al progetto “Ospedale amico di mamme e neonati OMS-UNICEF” mettendo a disposizione le proprie volontarie per favorire il percorso di accreditamento. Per maggiori informazioni su come sostenere le attività dell’Associazione www.nascereinsiemevco.blogspot.it, Facebook “Associazione Nascere Insieme”, conto corrente postale 1005072192.



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